La Famiglia Dalla Rosa Prati

Radici antiche intrecciate alla Storia di Parma

Le origini del Palazzo e della Famiglia


Nella "Piazza di San Ercolano", risulta che già nel 1222 vi esistesse una casa che completava detta piazza, denominata poi Piazza Vecchia e infine Piazza del Duomo. La casa era posseduta dalla famiglia degli Adami e diede i natali al più grande cronista del medioevo Fra' Salimbene.

Nel XV secolo entrò in proprietà dei Prati, casata parmigiana di toga, di cui sono menzionati un Gaspare giureconsulto di vaglia ed ancor più il figlio suo Bartolomeo (1471 - 1542) Dottore Collegiato già allievo del celebre Corte a Pavia.


Il Da Erba, pone i Prati fra le famiglie nobili dei suoi tempi, e a Bartolomeo fu eretto alla sua morte un monumento in Duomo, segno di indubbio riconoscimento e altissima estimazione.

Nel XVII secolo i Prati furono insigniti del titolo di Marchesi di Collecchio ed è in quel periodo che emerge la figura di Antonio Maria, notaio e procuratore, versato in poetica latina e volgare, nonchè autore drammatico di argomenti sacri.


Durante la ducea di Ranuccio I Farnese la figlia del Marchese Marcello Prati, si coniugò con il Marchese Pier Luigi Dalla Rosa, la casata dei Prati assunse così il doppio cognome. La famiglia ebbe anche in tempi più recenti nomi illustri quali:

Scipione Dalla Rosa (1470), legato straordinario della comunità di Parma davanti a Clemente VII e poi a Paolo III. Si deve a Scipione, amministratore della badessa Giovanna Piacenza, la venuta a Parma del Correggio. Scipione fece costruire a sue spese la tribuna sopra l’altare maggiore della Steccata.


Filippo Dalla Rosa Prati (1763-1827), che ebbe come padrino il Duca Filippo di Borbone, fu Podestà di Parma, capo delle Belle Arti, Presidente dell'Università degli Studi, Ciambellano e Consigliere intimo della Duchessa.

Guido Dalla Rosa Prati (1821-1888), docente e uomo politico, ricoprì la carica di deputato al Parlamento e sindaco di Parma. Fu studioso e docente di matematica, e scoprì le doti terapeutiche delle acque salsoiodiche di Salsomaggiore.


E' alla seconda metà del settecento che dovrebbero risalire le caratteristiche attuali della dimora storica: caratteristiche che, nelle buone linee generali, nel balcone di facciata ricco di barriera in ferro battuto, nei giochi degli archi del cortile, in una vasta sala del primo piano dipinta probabilmente da Benigno Bossi, rivelano la espressione della migliore arte del tempo.

Dal "Vocabolario topografico dei ducati di Parma, Piacenza e Guastalla" di Lorenzo Molossi, si apprende che i Dalla Rosa Prati possedevano una scelta galleria di quadri, in prevalenza di scuola parmigiana, fra i quali una superba tela di una Madonna col Bambino e Santa Caterina di Girolamo Mazzola. Molti dei dipinti sono oggi esposti alla Galleria Nazionale di Parma.
L'ottimo restauro della dimora, ora adibita a residence di lusso, ha ridonato alla piazza medievale l'antica immagine da lungo tempo attesa.

Palazzo Dalla Rosa Prati oggi


La famiglia dei marchesi Dalla Rosa Prati gestisce con passione ed entusiasmo le suites e gli appartamenti ricavati al piano nobile della loro residenza storica, Palazzo Dalla Rosa Prati.

Rivolgiti al nostro staff per organizzare il tuo soggiorno a Parma, in uno degli appartamenti in centro di Palazzo Dalla Rosa Prati: troverai cordialità e la massima disponibilità per visitare la città od organizzare tour enogastronomici in provincia, visite a prosciuttifici o caseifici, visite guidate alla città oppure per prenotare un palco nel prestigioso Teatro regio di Parma, raggiungibile a piedi dagli appartamenti.

Share by: